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Voce | Definizione | Articolo | Confronta |
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calore di formazione: Wikipedia: calore di formazione |
Il calore scambiato con l'ambiente (rilasciato o prelevato) durante il processo isobaro di formazione di una mole di sostanza chimica a partire dagli elementi; tale parametro corrisponde all'entalpia di formazione. | calore standard di formazione | |
calore di reazione: Wikipedia: calore di reazione |
Il calore scambiato con l'ambiente (rilasciato o prelevato) durante una reazione condotta in condizioni isoterme. Esso può essere scomposto in calore di reazione isobaro (che corrisponde all'entalpia di reazione) e calore di reazione isocoro (che corrisponde alla variazione di energia interna - E - durante una reazione condotta in condizioni di volume costante). | ||
calore standard di formazione: Wikipedia: calore standard di formazione |
Eguaglia l'entalpia standard di formazione. | entalpia, condizioni standard | |
calore standard di formazione: Wikipedia: calore standard di formazione |
Eguaglia l'entalpia standard di formazione. | calore standard di formazione | |
capacità termica: Wikipedia: capacità termica |
Energia necessaria per scaldare una certa quantità di una sostanza chimica (ad esempio: 1 mol; in tal caso si parla di capacità termica molare) di 1 grado Kelvin (K). | ||
catalizzatore: Wikipedia: catalizzatore |
Qualsiasi sostanza che accelera una reazione chimica, senza alterarne la posizione di equilibrio. Il catalizzatore è responsabile dell'abbassamento dell'energia di attivazione del processo; per definizione, esso non viene usato in quantità stechiometrica, anzi spesso se ne utilizza un quantitativo estremamente piccolo. Per finire, determinati catalizzatori possono influenzare la stereoselettività di una reazione. | ||
chimica sostenibile: Wikipedia: chimica sostenibile |
Espressione generale per identificare tutte le attività volte al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile; tutto ciò implica che i processi e i prodotti chimici industriali presentino una protezione ambientale integrata. | Chimica Verde | |
Chimica Verde: Wikipedia: Chimica Verde |
Dall'inglese: Green Chemistry. Questa espressione racchiude al suo interno tutti i tipi di chimica interamente concepiti in maniera sostenibile. Nell'ambito della chimica organica sono stati formulati 12 principi cardine per la Chimica Verde. (P. T. Anastas, J. C. Warner, Green Chemistry: Theory and Praxis, Oxford Science Publications, Oxford, 1998) |
chimica sostenibile | |
classe d'inquinamento dell'acqua (WGK): | Dal tedesco: Wassergefährdungsklasse - WGK. Questo parametro è un valore compreso tra 1 e 3, secondo quanto stabilito dal catalogo tedesco sulle sostanze pericolose per l'acqua, che corrisponde al pericolo relativo di un composto chimico nei confronti della vita acquatica (NB: 1 --> poco pericoloso; 3 --> molto pericoloso). Le sostanze che non presentano alcun pericolo nei confronti degli ambienti acquatici vengono classificate con la sigla "NWG" (dal tedesco: nicht wassergefährdend; letteralmente: non inquinante per l'acqua). |
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co-prodotto: | Prodotto chimico risultante da una reazione in aggiunta a quello desiderato; la sua formazione è prevista dall'equazione stechiometrica del processo. Volendo fare un esempio: nella reazione A + B = C + D, C rappresenta il prodotto desiderato, mentre D è l'ipotetico co-prodotto (spesso si ha a che fare con un sale). In alcuni casi l'adozione di strategie sintetiche alternative può evitare la formazione dei co-prodotti. | sotto-prodotto, prodotto accoppiato | |
coefficiente di adsorbimento al suolo: | La concentrazione di una sostanza al suolo (espressa in [g/kg]) diviso la concentrazione della stessa sostanza in una sospensione (espressa in [g/L]). Tale parametro viene determinato tramite esperimenti di adsorbimento e desorbimento con sospensioni acquose di terreno; il coefficiente di distribuzione del carbonio organico tra il suolo e l'acqua (Koc) deriva direttamente dal coefficiente di adsorbimento al suolo, tramite l'assunzione che l'adsorbimento sia dovuto dal contenuto organico del suolo, piuttosto che dal suo contenuto minerale. | coefficiente di distribuzione ottanolo-acqua | |
coefficiente di distribuzione ottanolo-acqua: Wikipedia: coefficiente di distribuzione ottanolo-acqua |
Questo parametro descrive la distribuzione di una sostanza all'interno di un sistema bifasico composto da 1-ottanolo e acqua; esso viene calcolato come rapporto tra le concentrazioni all'equilibrio della sostanza in 1-ottanolo saturato con acqua e in acqua saturata con 1-ottanolo. | ||
concentrazione permessa nell'aria: Wikipedia: concentrazione permessa nell'aria |
Concentrazione (mediata nel tempo) di una sostanza chimica in aria da non superare durante una normale settimana lavorativa (in particolare: 8 ore/giorno; 40 ore/settimana). In Germania esistono due differenti scale per la valutazione di questo parametro: i valori limite (spesso indicati come TLV, da "Threshold Limit Value") MAK ("Maximale Arbeitsplatz Konzentration"; letteralmente: concentrazione massima sul luogo di lavoro) e quelli TRK (Technische Richtkonzentration; letteralmente: concentrazione-guida tecnica); a livello italiano questi argomenti sono affrontati nel D. Lgs. 626/94. | valori limite MAK | |
condizioni di reazione: | Concentrazione dei reagenti, scelta dei solventi, temperatura, tempo di reazione, impiego di un catalizzatore. Per ottenere una resa ottimale, risulta fondamentale mettere a punto tutti questi parametri: tale procedura può essere realizzata seguendo la cinetica di un processo tramite cromatografia o spettroscopia. | ||
condizioni standard: Wikipedia: condizioni standard |
Temperatura: 298 K; pressione: 1 atm (1013 hPa); quantità di sostanza: 1 mol. |
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costante di Henry: Wikipedia: costante di Henry |
Una misura della distribuzione tra acqua ed aria; tale parametro viene definito come la pressione parziale all'equilibrio in aria diviso la solubilità (sempre all'equilibrio) in acqua; le dimensioni della costante di Henry sono: [Pa * m3 / mol]. | ||
cromatografia: Wikipedia: cromatografia |
Un metodo fisico-chimico per la separazione delle sostanze in funzione della loro differente distribuzione tra una fase "stazionaria" e una fase "mobile" e di un diverso adsorbimento rispetto alla fase stazionaria. | fase mobile, fase stazionaria | |
cromatografia di adsorbimento: Wikipedia: cromatografia di adsorbimento |
Descrizione fisico-chimica delle tecniche cromatografiche basate su processi di adsorbimento. | cromatografia di distribuzione | |
cromatografia di affinità: Wikipedia: cromatografia di affinità |
Separazione cromatografica basata su relazioni di tipo struttura-attività (ad esempio: isolamento di una proteina utilizzando una fase stazionaria a cui è legato covalentemente un inibitore specifico). | ||
cromatografia di distribuzione: | Tecnica cromatografica fisico-chimica. | cromatografia di adsorbimento | |
cromatografia di scambio ionico: | Tecnica di separazione fisico-chimica basata su processi di scambio tra ioni. | ||
cromatografia ionica: Wikipedia: cromatografia ionica |
Tecnica HPLC dedicata ad anioni e cationi, che sfrutta speciali fasi stazionarie a scambio ionico. | HPLC | |
cromatografia liquida (LC): Wikipedia: cromatografia liquida (LC) |
La cromatografia liquida viene utilizzata per la separazione di sostanze e si avvale di una fase mobile (miscele di solventi o tamponi) e di una fase stazionaria (spesso: silice - SiO2), che viene impaccata in una colonna. | ||
cromatografia su strato sottile (TLC): Wikipedia: cromatografia su strato sottile (TLC) |
Nella cromatografia su strato sottile come fasi mobili si utilizzano miscele di solventi o tamponi; al contrario, la fase stazionaria consiste in un sottile strato di Al2O3 o di SiO2, depositato su supporti di vetro, plastica o alluminio. | ||
cromatogramma: Wikipedia: cromatogramma |
Il risultato di una separazione cromatografica: esso rappresenta un grafico in cui viene riportato il segnale registrato dal rivelatore (in ordinata) rispetto al tempo (in ascissa). |